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Campionato Mondiale corsa in montagna lunghe distanze: argento per Francesco Puppi, bronzo per l’Italia maschile


Un’altra giornata di medaglie per l’Italia nel Campionato Mondiale corsa in montagna lunghe distanze. A Villa La Angostura, in Argentina, si prende il secondo posto Francesco Puppi nella gara sulle lunghe distanze di 41,5 chilometri, al termine del duello con lo statunitense Jim Walmsley che conquista il titolo, mentre la squadra azzurra è di bronzo.
Sfida appassionante sui 2184 metri di dislivello, risolta soltanto nell’ultima discesa, dopo che il comasco dell’Atletica Valle Brembana era rimasto sempre a pochi secondi di ritardo. E torna sul podio iridato il 27enne lombardo, allenato da Tito Tiberti, a due anni dall’oro vinto nel 2017. Bronzo allo spagnolo Oriol Cardona. Per la formazione italiana spicca anche la bella prestazione del 24enne varesino Gabriele Bacchion che finisce ottavo in rimonta, poi diciassettesimo il veneto Luca Cagnati con un piazzamento decisivo nell’ottica della classifica per team, replicando la terza posizione dell’anno scorso, alle spalle di Spagna e Stati Uniti. Chiude al 24° posto il campione mondiale uscente Alessandro Rambaldini, quindi 25esimo Fabio Ruga.
“Sapevo di essere in forma – le prime parole di Puppi – e l’obiettivo era di stare il più possibile vicino al leader della corsa. L’ho raggiunto sulla seconda e ultima salita, però poi in discesa ho perso il contatto. Sono comunque felice del podio, in una gara dura ma più veloce del previsto”.

In due lottano per la vittoria, quasi fino al traguardo. Un confronto spettacolare anima la rassegna iridata “long distance”: protagonisti Jim Walmsley, ultrarunner che detiene la migliore prestazione mondiale delle 50 miglia, e Francesco Puppi, oro nell’edizione del 2017 a Premana. Sempre davanti lo statunitense, ma l’azzurro per buona parte della gara riesce a tallonare l’avversario, con un divario che oscilla tra la dozzina di secondi e il mezzo minuto: sul Belvedere, la stessa ascesa affrontata ieri nel “classic”, e anche nella successiva salita del Cerro Bayo, il picco più alto della gara con i suoi 1785 metri. Oggi c’è il sole sul percorso, dopo il maltempo di ieri, ma non manca il vento e anche un po’ di neve rimasta sul terreno in vetta. Nell’ultima discesa si invola il 29enne americano, per spezzare la striscia di successi italiani che durava da quattro edizioni: iniziata con Tommaso Vaccina nel 2015 e proseguita, oltre a Puppi, con la doppietta di Alessandro Rambaldini (2016 e 2018). Ma sale ancora sul podio l’Italia, stavolta sul secondo gradino. Per il comasco di Guanzate è la quarta medaglia individuale della carriera a livello internazionale, la terza in questa manifestazione: una serie aperta dal bronzo nel 2015, lo stesso metallo conquistato nel 2017 sulle distanze classiche.

Gara femminile

Al femminile, si conferma tra le migliori al mondo Silvia Rampazzo. La veneziana è quarta all’arrivo, dopo essersi aggiudicata l’oro e il bronzo nelle ultime due edizioni. Vittoria a sorpresa in Patagonia per la romena Cristina Simion, che nella parte conclusiva sorpassa le francesi Adeline Roche e Blandine L’Hirondel. Le matricole piemontesi Francesca Ghelfi  venticinquesima e Chiara Giovando trentasettesima.
Nella classifica a squadre la Francia si aggiudica la medaglia d’oro, argento per la Spagna e bronzo per la Romania, Italia sesta.

Fonte fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.